Ministero della Salute: dispositivi medici, nel 2018 oltre 6.000 incidenti

Roma, 27 agosto 2020 – Nel 2018 sono stati in totale 6.068 gli incidenti collegati ai dispositivi medici registrati dal sistema di sorveglianza del Ministero della Salute. Si tratta di un numero stabile rispetto a quello registrato nel 2017. In un caso su dieci le segnalazioni riguardano le protesi mammarie e un centinaio sono stati i decessi collegati. E’ quanto emerge dal primo Rapporto sulle attività di vigilanza sui dispositivi medici, pubblicato dal Ministero della Salute, dal quale emerge anche “una forte disomogeneità territoriale di segnalazione, che fa supporre l’esiste nza di fenomeni più o meno marcati di sottosegnalazione”, molto evidente nelle regioni del Centro-Sud. Il 77% degli incidenti segnalati vede coinvolti dispositivi impiantabili attivi (come pacemaker e defibrillatori impiantabili), protesi impiantabili (come quelle mammarie, ossee e cardiache), apparecchiature sanitarie, aghi e cateteri. Su 6.068 segnalazioni di incidenti, 261 (il 4,3%) hanno avuto come conseguenza un decesso o un inaspettato peggioramento dello stato di salute o un serio pericolo per la salute pubblica. Di questi, 101 hanno avuto come esito il decesso del paziente. Tra il 2016 e il 2017 si è registrato un incremento del numero delle segnalazioni di incidente che è passato da 5.086 a 6.107 (+20%), segno di una maggiore sensibilizzazione; mentre nel periodo compreso tra il 2017 e il 2018, il numero delle segnalazioni di incidente è rimasto pressoché costante (-0,6%). Le regioni che segnalano maggiormente gli incidenti sono la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Veneto e la Toscana, che inviano il 54% delle segnalazioni complessive. “Gli incidenti che riguardano le protesi mammarie impattano fortemente sul totale”, si legge. In particolare nel 2018, risultano essere 649 in tutto, pari al 50% delle segnalazioni relative alle protesi e al 10% del totale.